Restare al passo con gli esami universitari. Si può?

Per gli studenti universitari è basilare saper organizzare gli esami universitari del semestre, per completare la sessione nel migliore dei modi ottimizzando i tempi e migliorando la qualità dello studio.

Il metodo e la pianificazione sono la base imprescindibile per non rimanere indietro con le lezioni e con gli esami. Ecco una sorta di “vademecum” ricco di consigli utili – forse scontati ma troppo spesso sottovalutati – per portare a termine la sessione senza estenuanti sedute di studio pre-esame! 

Come preparare la prima sessione d’esami universitari.
E’ necessario calcolare il numero degli esami che si intende affrontare, riuscendo a ripartire nel corso dell’anno accademico le varie materie con le rispettive prove valutative. Fondamentale perciò mantenere la frequenza e la costanza rispetto agli obiettivi prefissati.

Nonostante l’ovvietà di quanto detto, molti studenti – soprattutto nella fase “imprinting da matricola” – tendono a sottovalutare questa fondamentale continuità sulla scia di nuove conoscenze, nuovi ritmi, nuovi spazi.

Costanza “fa rima con” rendimento.
Sottolineiamo l’importanza dell’assiduità nel seguire i corsi, presenziando quantomeno alla maggior parte delle lezioni, in modo tale da assimilare i concetti mediante spiegazione, necessitando solo di un buon ripasso nella fase di studio individuale.

Questo significa minimizzare lo sforzo e massimizzare il rendimento ripassando solo i concetti chiave e gli argomenti di cui si ha già un’infarinatura generale. Nulla a che spartire con le notti a capo chino sui libri o le clausure forzate in vista di un esame (conseguenza inevitabile di una frequenza sporadica).

Come organizzare un buon metodo di studio.
Mantenere concentrazione, predisposizione all’ascolto e adottare un criterio di studio. Sottolineare i concetti principali – solitamente quelli ripetuti più volte dal professore nel corso della lezione – focalizzando i macro-temi. Suddividere il testo in paragrafi cercando per ognuno le parole chiave che lo riassumano.

Studiare anche durante i mesi di lezione, mantenendosi partecipi e a ritmo costante, gestendo contemporaneamente più esami in un’unica sessione. La memoria sarà più allenata a beneficio della qualità e della quantità di esami che lo studente riuscirà a spuntare.

Scegliere un luogo di studio idoneo: silenzio e concentrazione sono favoriti in ambienti dedicati come biblioteche o aule studio; ma può costituire una valida alternativa anche il proprio alloggio, come il collegio in cui si dimora, dove non manca la possibilità di migliorare le proprie performance, come al Marianum.

Come suddividere la mole di studio in vista degli esami.
Iscriversi alle prove intermedie permette di sezionare il programma d’esame in due (o più) tranche riducendo il carico di studio, guadagnando solitamente voti più alti. Punteggi migliori, media più alta!
Non per tutte le materie d’esame è previsto lo spacchettamento in parziali, è perciò un’occasione da non perdere per avvantaggiarsi rispetto a test più corposi.

Non lasciare le materie più complicate alla fine della sessione, meglio affrontare gli esami più difficili con tutte le riserve energetiche a disposizione. Considerate il tempo e lo sforzo richiesto.

Una dritta per creare interrelazione e affinare le proprie capacità
E’ sempre utile partecipare a lavori di gruppo che approfondiscono gli argomenti trattati a lezione esercitando varie abilità. Lavorando con i compagni di corso, interagendo e collaborando, accrescendo o sviluppando nuove abilità comunicative e tecniche.

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