Studiare in un ambiente adeguato: il Marianum.

Quando pensate alla sessione di studio perfetta cosa vi viene in mente? Cosa aiuta la vostra concentrazione? Scopriamo assieme quanto conta un ambiente che predisponga proficuamente allo studio!

Di cosa avete assolutamente bisogno per ottimizzare il vostro tempo sui libri? Sicuramente non potrete fare a meno del vostro materiale scolastico, ma anche di una componente basilare: il silenzio.

Oramai il silenzio e la tranquillità sono “merce” rara e preziosa, soprattutto in contesti affollati come quelli universitari. Gli ambienti del Collegio sono l’ideale per il pomeriggio di studio perfetto e proficuo, quello in vista di un esame, quello del “maxi ripasso”.

Al Marianum l’ambiente si presta particolarmente alla riflessione e alla concentrazione, permettendo di utilizzare al meglio il proprio tempo. Una stanza affollata, con elementi disturbatori, distrazioni di vario genere e andirivieni di studenti, non conferirebbe allo studio la stessa attenzione

Qui ci sono diverse aule in cui concentrarsi, in primis la propria camera e poi l’aula studio, la biblioteca e, perché no, il parco. Confidiamo nell’educazione e nel massimo rispetto reciproco,  riconoscendo quanto la concentrazione dimezzi i tempi di studio a dispetto di lunghe giornate a capo chino sui libri in situazioni meno adatte al raccoglimento.

Le nostre iscritte – che frequentano i corsi di laurea del circuito patavino – hanno anche la possibilità di prendere parte ad un ricchissimo programma culturale e spirituale personalizzato all’interno del nostro convitto che prevede corsi interdisciplinari e attività di gruppo. Quali? Ogni gruppo di lavoro può scegliere un tema attorno al quale raccogliersi e approfondire, facendo emergere la personalità e gli ambiti di interesse più spiccati di ogni componente del team.

Lo scopo di questo fermento interno al Collegio è di creare un ambiente stimolante e di incontro tra diverse realtà e personalità, in cui le ragazze possano eccellere con i loro talenti nelle diverse aree di studio e di ricerca e creare, al tempo stesso, una comunità vivace grazie alla circolazione di idee e di contributi multidisciplinari offerti dal contesto.

 

Padova: com’è cambiata la didattica universitaria con l’emergenza Covid

Come sono cambiati gli atenei con il dilagare della pandemia? Com’è stata l’esperienza della didattica a distanza? Capiamo assieme l’evoluzione dell’insegnamento e le reazioni dei diretti interessati nel circuito universitario padovano.

Studenti e professori hanno manifestato inizialmente molto scetticismo riguardo l’applicazione della didattica “di soccorso” on line, l’Università è fatta soprattutto di incontri, scambi e relazioni.  Tutto si è ridotto all’interazione digitale, attraverso un computer: lezioni, dispense, esami, piano di studi, relazioni personali.

Numerose sono state le difficoltà riscontrate nel raggiungere a macchia d’olio tutti gli iscritti (a causa del divario digitale) e connetterli con i docenti. I dati registrati sono stati comunque positivi, con statistiche incoraggianti.

Tra le difficoltà maggiori: l’impossibilità di svolgere laboratori, uscite didattiche e tirocini; l’alienazione e il disorientamento tra i giovani e nel corpo docenti; la mancanza di rapporti informali. Ciò ha demotivato una piccola parte di studenti che hanno manifestato il loro disagio con andamenti incostanti, sconfortati dalla mole di studio e dalla mancata interazione sociale.

Tuttavia la didattica a distanza non ha comportato solamente disguidi, ha seminato in positivo implementando la conoscenza degli strumenti di interscambio in versione digitale. La fruizione da remoto resta “un plus” dal quale non bisogna tornare indietro. Il telestudio/telelavoro ha evidenziato risultati in termini di produttività molto importanti (maggior resa, meno dispendio economico per gli spostamenti, menti meno stressate e ambienti di lavoro meno sovraffollati).

Ma la scuola resta una, quella dello scambio e della relazione sociale in compresenza, ed ora la didattica è ripartita col piede giusto; la campagna vaccinale ha permesso di rientrare negli Atenei a pieno regime. Al Collegio Marianum abbiamo aule studio e biblioteca che rappresentano luoghi di studio intimi ma allo stesso di relazione in cui ovviare agli affollati poli universitari. In questo momento – ancora delicato per la salute del Paese – potrete dedicarvi al vostro impegno accademico in tutta sicurezza. Sarete circondate dalle vostre co-residenti, alternando la didattica in presenza a momenti di studio in un ambiente a vostro uso esclusivo.

Vivere e Studiare a Padova, la Padova dei fuorisede

Una città a misura di studente, Padova ospita 58.000 studenti in una città di poco più di 200.000 abitanti:  una città universitaria antichissima, dove vita studentesca e cittadina si intrecciano. Com’è vivere e studiare a Padova? Scopriamo la percezione della città da parte dei ragazzi.

Scegliere l’Ateneo in cui frequentare il corso universitario dei propri sogni a volte coincide col lasciare la propria casa per andare a vivere in un’altra città. Può essere considerato come un vero e proprio viaggio alla scoperta di se stessi e del mondo! Forza di volontà, capacità di adattamento, gradiente di apertura sociale, pregi e difetti legati all’indipendenza. L’Università è una grande palestra di vita che implica anche questo tipo di esperienza: sentirsi viaggiatori e allievi al tempo stesso.

Ma cosa significa vivere e studiare a Padova da studente fuori sede?

Padova è percepita come una città molto piacevole, ricca di occasioni culturali, con un vivace movimento universitario e un ottimo tenore di vita; ciò fa presupporre anche un buon bacino economico in cui inserirsi dal punto di vista lavorativo post-laurea.

Possiamo parlare di Padova come una città d’arte e di scienza, lo dobbiamo soprattutto all’Università, al suo prestigio, alla qualità dell’insegnamento e alla ricerca. La qualità dell’istruzione universitaria è fra le più alte d’Italia, perciò si afferma tra le città universitarie più apprezzate in cui avvalorare il proprio curriculum vitae.

Il centro è a misura d’uomo, facile da vivere con tantissime occasioni di svago e incontro, iniziative culturali e dinamica vita notturna. Padova, gettonata da ragazzi provenienti da tutta Italia e anche dall’Estero (con progetto Erasmus) si presenta cosmopolita; ha il vantaggio delle piccole città in termini relazionali e allo stesso tempo delle grandi città in termini di servizi.

E’ giovane e allo stesso tempo incastonata nella storia, che si mostra nella sua bellezza senza tempo attraverso i palazzi, i monumenti, le piazze, le chiese, i musei.

Vivere e studiare a Padova non è solo studio e cultura, sa essere anche molto divertente, dinamica e perché no, sportiva. Adatta per ogni tipo di attitudine, senza dover rinunciare ai vostri hobbies, a Padova troverete luoghi e destinazioni in cui coltivare le vostre passioni. È praticamente impossibile annoiarsi in questa città.

Il Collegio Marianum si trova in una posizione strategica per raggiungere i vari dipartimenti universitari, anche a piedi o in bici, per vivere la vita patavina. Non solo un alloggio ma una sorta di seconda famiglia per chi decide di lasciare la propria casa in seguito alla scelta universitaria. Padova saprà conquistare il vostro cuore regalandovi anni da custodire nel diario dei ricordi.

Restare al passo con gli esami universitari. Si può?

Per gli studenti universitari è basilare saper organizzare gli esami universitari del semestre, per completare la sessione nel migliore dei modi ottimizzando i tempi e migliorando la qualità dello studio.

Il metodo e la pianificazione sono la base imprescindibile per non rimanere indietro con le lezioni e con gli esami. Ecco una sorta di “vademecum” ricco di consigli utili – forse scontati ma troppo spesso sottovalutati – per portare a termine la sessione senza estenuanti sedute di studio pre-esame! 

Come preparare la prima sessione d’esami universitari.
E’ necessario calcolare il numero degli esami che si intende affrontare, riuscendo a ripartire nel corso dell’anno accademico le varie materie con le rispettive prove valutative. Fondamentale perciò mantenere la frequenza e la costanza rispetto agli obiettivi prefissati.

Nonostante l’ovvietà di quanto detto, molti studenti – soprattutto nella fase “imprinting da matricola” – tendono a sottovalutare questa fondamentale continuità sulla scia di nuove conoscenze, nuovi ritmi, nuovi spazi.

Costanza “fa rima con” rendimento.
Sottolineiamo l’importanza dell’assiduità nel seguire i corsi, presenziando quantomeno alla maggior parte delle lezioni, in modo tale da assimilare i concetti mediante spiegazione, necessitando solo di un buon ripasso nella fase di studio individuale.

Questo significa minimizzare lo sforzo e massimizzare il rendimento ripassando solo i concetti chiave e gli argomenti di cui si ha già un’infarinatura generale. Nulla a che spartire con le notti a capo chino sui libri o le clausure forzate in vista di un esame (conseguenza inevitabile di una frequenza sporadica).

Come organizzare un buon metodo di studio.
Mantenere concentrazione, predisposizione all’ascolto e adottare un criterio di studio. Sottolineare i concetti principali – solitamente quelli ripetuti più volte dal professore nel corso della lezione – focalizzando i macro-temi. Suddividere il testo in paragrafi cercando per ognuno le parole chiave che lo riassumano.

Studiare anche durante i mesi di lezione, mantenendosi partecipi e a ritmo costante, gestendo contemporaneamente più esami in un’unica sessione. La memoria sarà più allenata a beneficio della qualità e della quantità di esami che lo studente riuscirà a spuntare.

Scegliere un luogo di studio idoneo: silenzio e concentrazione sono favoriti in ambienti dedicati come biblioteche o aule studio; ma può costituire una valida alternativa anche il proprio alloggio, come il collegio in cui si dimora, dove non manca la possibilità di migliorare le proprie performance, come al Marianum.

Come suddividere la mole di studio in vista degli esami.
Iscriversi alle prove intermedie permette di sezionare il programma d’esame in due (o più) tranche riducendo il carico di studio, guadagnando solitamente voti più alti. Punteggi migliori, media più alta!
Non per tutte le materie d’esame è previsto lo spacchettamento in parziali, è perciò un’occasione da non perdere per avvantaggiarsi rispetto a test più corposi.

Non lasciare le materie più complicate alla fine della sessione, meglio affrontare gli esami più difficili con tutte le riserve energetiche a disposizione. Considerate il tempo e lo sforzo richiesto.

Una dritta per creare interrelazione e affinare le proprie capacità
E’ sempre utile partecipare a lavori di gruppo che approfondiscono gli argomenti trattati a lezione esercitando varie abilità. Lavorando con i compagni di corso, interagendo e collaborando, accrescendo o sviluppando nuove abilità comunicative e tecniche.

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